Progetto da cosa nostra a casa nostra
L’associazione Castello Libero O.N.L.U.S. (in partenariato con l’”Antiracket” di Castellammare, “Libera: associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e l’”AGESCI: Gruppo Castellammare 1”) nel 2012 ha ricevuto in comodato d’uso gratuito dal comune di Castellammare del Golfo, un cespite confiscato alla mafia, costituito da un immobile di circa 40 mq, circondato da 2000 mq di terreno coltivabile, nel quale attualmente sono presenti circa 40 alberi d’ulivo.
Grazie ad un finanziamento ottenuto dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale, Presidenza del Consiglio dei ministri a valere sui fondi PAC, dall’ottobre del 2014 allo stesso mese del 2016 sono stati realizzati all’interno dell’immobile delle attività di valorizzazione dello stesso, rivolte a giovani tra i 14 ed i 35 anni. Le attività erano frutto di un progetto denominato
“Da cosa nostra a casa nostra”.
La valorizzazione del bene confiscato ricade in pieno nel quadro delle attività ed iniziative a scopo sociale da anni promosse dall’Associazione Castello Libero, e risponde con forza alla voglia e alla necessità di cambiamento, che a voce sempre più alta i castellammaresi manifestano. La realtà sociale del Comune di Castellammare del Golfo e del suo comprensorio risulta infatti essere di non facile interpretazione, a causa della complessità delle dinamiche socio-politico-economiche che quotidianamente vengono poste in essere al suo interno e a causa della grave contaminazione che queste stesse dinamiche in taluni casi subiscono da parte delle consorterie mafiose, ancora tristemente presenti in questa area della provincia di Trapani, come in molte altre aree.